Come allevare il calopsite: qual è la gabbia e l’alimentazione migliore

Sono tra le specie più diffuse e allevate in cattività, il calopsite (nome scientifico Nymphicus hollandicus) è un bellissimo pappagallino della famiglia dei Cacatuidi, caratterizzato da un ciuffo erettile sul capo, che può raggiungere le dimensione massime di 30-33 cm e vivere in cattività per molti anni. Nativi dell’Australia, grazie alla loro grande capacità di adattamento e resistenza sono perfetti per chi è alle prime armi e per chi si avvicina all’allevamento per la prima volta.

Dal carattere docile, sono tranquilli e particolarmente silenziosi, e non manifestano aggressività né verso gli uomini né fra loro (per questo possono essere allevati in gruppi).

L’alloggio: gabbia o voliera per calopsite

Premesso che più ampia è e meglio è, le misure consigliate per la gabbia del calopsite sono: circa 50 cm di profondità, 50 cm in larghezza  e 70 cm in altezza, meglio se sviluppata in verticale visto che questi pappagallini amano arrampicarsi. Deve essere quindi abbastanza spaziosa per consentire ai pappagallini di sbattere le ali e svolazzare senza urtare le pareti e gli accessori. Inoltre deve contenere trespoli e tutto il necessario per cibo e acqua.

 

 

L’alimentazione del calopsite

L’alimentazione dei calopsite è un aspetto importante che non va sottovalutato. Infatti, un’alimentazione scorretta e non bilanciata può portare a scompensi nutrizionali e spesso anche alla morte. La dieta ottimale è quindi molto varia e alterna miscele di semi con degli estrusi dedicati come    da somministrare tutto l’anno come alimentazione quotidiana.

Fondamentali poi sono la frutta e la verdura, da fornire quotidianamente (la lattuga sarebbe meglio somministrarla una volta a settimana). In più si possono dare fette biscottate e dei buoni pastoncino, reperibile facilmente in commercio come i pastoncini per piccoli pappagalli, disponibili online su Legazin-Nord.
Nel periodo riproduttivo, invece, è fondamentale integrare l’alimentazione somministrando cibi più ricchi in proteine e grassi. L’acqua ovviamente va fornita tutti giorni e cambiata quotidianamente.

Mentre tra i cibi che è bene evitare, ci sono: il prezzemolo, la salvia, i semi di albicocca, ciliegia e pesca e pregna, e qualsiasi alimento che non troverebbero in natura come, ad esempio, il cioccolato, poiché tossici per l’animale stesso.
Infine un consiglio: essendo abituato, in natura, a foraggiare a terra, il fondo della gabbia  può essere ricoperto con della carta di giornale e poi cosparso di semi o cibo sbriciolato, in questo modo il calopsite potrà riprodurre lo stesso atteggiamento fatto in natura. Bisogna però ricordarsi di rimuovere e ripulire spesso la copertura e non lasciare che si accumulino escrementi e avanzi di cibo.